venerdì, 29 Marzo 2024

Pole-exit: a chi spetta la supremazia tra UE e Polonia

Alla luce degli ultimi avvenimenti che la interessano, la Polonia si è resa responsabile di un fatto che, per quanto rilevante, è rimasto nell’ombra dei tragici fatti sulle ultime emigrazioni.

Lo scorso ottobre lo scontro tra Polonia e Unione Europea ha aggiunto un nuovo capitolo ad una questione che sta assumendo tratti sempre più aggressivi. La Corte Costituzionale della Polonia ha emesso una sentenza che ha spaventato tutti i cittadini dell’Unione Europea.

La sentenza della corte

La Corte Costituzionale polacca ha emesso una decisione storica sancendo il dovere, in capo al diritto comunitario, di adeguarsi al diritto interno della Polonia. Il Paese ha così stabilito che per poter essere vincolata al diritto comunitario, cioè regolamenti e direttive, le stesse fonti normative devono essere adattate al diritto interno dello Stato polacco. Perché questa decisione può essere pericolosa?

I trattati dell’Unione Europea, firmati anche dalla Polonia stessa, sanciscono quale principio fondamentale dell’Unione quello della supremazia. Il principio di supremazia del diritto dell’Unione si traduce nell’obbligo a carico degli Stati membri di adeguare i propri ordinamenti interni alle disposizioni provenienti da Bruxelles. Esattamente l’opposto della recente sentenza polacca.

Il principio di supremazia del diritto comunitario

Il principio di supremazia del diritto dell’Unione è quello che consente l’esistenza del cosiddetto “terzo pilastro”, ossia la cooperazione giudiziaria. Tra gli organi dell’Unione Europea è presente, infatti, anche la Corte di Giustizia. Suo scopo è la risoluzione dei contrasti interpretativi del diritto comunitario.

I giudici degli Stati membri possono rivolgersi ad essa per fare chiarezza su come meglio interpretare la normativa comunitaria vincolante. Viene così assicurata la piena e corretta applicazione del diritto di provenienza comunitaria.
È proprio questo costante dialogo tra i giudici nazionali e la Corte Europea che consente l’esistenza della cooperazione giudiziaria e che garantisce il rispetto dei diritti fondamentali. Proprio su questi si origina il divario sempre più ampio tra UE e Polonia, al punto che, a seguito della recente riforma sulla giustizia che mina gravemente l’indipendenza della magistratura, ha subito una severa sanzione pecuniaria da parte della Commissione Europea.

Problemi

La situazione è tale che si inizia anche a parlare di una Pole-exit. Vi è la possibilità che la Polonia non sia più uno Stato membro a tutti gli effetti dell’Unione Europea. In realtà, la questione va oltre il piano di “supremazia” tra i due soggetti e sfocia sull’aspetto della garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini.

Venendo meno, la Polonia non dovrà più assicurare il rispetto delle norme europee che si occupano anche di riconoscere ed assicurare diritti. Così facendo, potrà continuare indisturbata la sua politica oppressiva e retrograda.

Allegra Dominici
Allegra Dominicihttps://www.sistemacritico.it/
Mi chiamo Allegra Dominici e sono iscritta alla facoltà di Giurisprudenza di Urbino. Mi piace rivedere ciò che studio dai libri in ogni aspetto della vita quotidiana. Costituzionalista convinta. In futuro? Aule del tribunale e lunghe toghe. Ma mi piace anche viaggiare, guardare serie tv e divertirmi con gli amici.

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