martedì, 23 Aprile 2024

Un ponte per gli animali

Un investimento da 90 milioni di dollari per costruire un ponte che passerà sopra un’autostrada a circa 56 chilometri a nord-ovest del centro di Los Angeles, in California.

Il Wallis Annenberg Wildlife Crossing, che dovrebbe essere finito entro l’inizio del 2025, si estenderà per circa 60 metri sopra la US 101. Il cavalcavia prende il nome dalla filantropa americana Wallis Annenberg, fondatrice di un’organizzazione no-profit nel campo delle arti, dell’educazione e della salute umana e animale.

Quest’opera consentirà a puma, coyote, cervi delle montagne di Santa Monica di percorrere in sicurezza il tratto stradale formato da ben 10 corsie. Parliamo del ponte più grande al mondo.

Milioni di morti in autostrada

C’è bisogno di un ponte del genere?

Per rispondere a questa domanda, basti pensare che in Europa ogni anno vengono investiti 29 milioni di animali in autostrada. Un problema sia per la vita della fauna selvatica, che per l’incolumità degli automobilisti.

Inoltre, secondo uno studio condotto dalla dott.ssa Manuela Gonzalez-Suarez, alcuni di questi animali rischiano addirittura l’estinzione, almeno a livello locale.

Questo non accade solo in Europa, ma in tutto il mondo. Le già esistenti barriere di protezione risultano, quindi, inefficaci.

Tutto parte da un leone

Questa campagna di costruzione ha un protagonista insolito: il leone di montagna P-22, che ha viaggiato attraverso le autostrade e ha stabilito la sua casa in un enorme parco di Los Angeles. 

Gli scienziati che monitorano i leoni di montagna tramite collari GPS hanno scoperto che, nel corso di decenni, le strade hanno intrappolato soprattutto animali che corrono lungo la costa di Malibu.

I ricercatori hanno stimato che la popolazione di leoni di montagna nelle alture intorno a Santa Monica potrebbe estinguersi entro 50 anni senza un afflusso di diversità genetica. 

Sebbene sia altamente improbabile che l’animale stesso utilizzi il ponte, è da subito diventato simbolo della grande diminuzione di diversità genetica degli animali selvatici.

fonte immagine: GreenMe

Il progetto del ponte

Il Wallis Annenberg Wildlife Crossing, alto 64 metri e lungo 50, è stato sviluppato dopo 20 anni di studi del National Park Service, il quale ha scoperto che lo sviluppo urbano risulta addirittura mortale per gli animali. Creando isole di habitat che possono isolare geneticamente gli animali della regione.

Il gruppo di progettazione è guidato da Living Habitats LLC. ed è il primo progetto finanziato tramite donazioni private, oltre che dal sostegno pubblico.

Il progetto della Wallis Annenberg Foundation è iniziato lo scorso mese, aprile 2022, e dovrebbe chiudersi entro il 2025.

Possiamo coesistere fianco a fianco con tutti i tipi di animali selvatici invece che soffocare la loro sopravvivenza

Wallis Annenberg -presidente e CEO della Wallis Annenberg Foundation

La prima pietra di questa costruzione è stata posta nella Giornata della Terra, venerdì 22 aprile 2022. Data simbolica, che valorizza ancora di più il progetto.

fonte immagine: La Rivista della Natura

Un ponte che manterrà l’equilibrio naturale

Solitamente, i ponti sono costruiti in cemento e acciaio. Il Wallis Annenberg Wildlife Crossing sarà invece più innovativo: è infatti pensato e progettato per integrarsi alla perfezione tra le montagne.

Questo tipo di ponte verrà creato non soltanto per preservare gli animali, ma anche per mantenere l’ambiente circostante. Come? Ricoprendolo di piante e di vegetazione delle montagne di Santa Monica.

Le autorità hanno consultato esperti paesaggistici, naturalisti e veterinari per ricreare un ambiente fedelissimo all’originale e piantare tutt’intorno alberi e piante, anche per attirare anche le specie più titubanti.

Grazie a questo ponte, possiamo proteggere gli ecosistemi della California senza mettere a repentaglio il trasporto e lo sviluppo di altre infrastrutture di cui abbiamo bisogno.

Alex Padilla – senatore statunitense

Un progetto ambizioso, ma fondamentale per la salvaguardia dell’ecosistema e della biodiversità delle specie selvatiche. Senza, però, sacrificare i nostri trasporti. Un connubio tra esseri umani ed animali.

Alice Mauri
Alice Mauri
Alice Mauri, gradarese, nata nel 1997. Sebbene abbia studiato contabilità, sono Dog Sitter qualificata ed iscritta all'albo FISC (Federazione Italiana Sport Cinofili) e scrivo libri. Scrivo nella sezione di filosofia ed atttualità per Sistema Critico da anni. Amante degli animali e della buona musica. Sfogo la mia passione per la scrittura e la poesia su una piccola pagina Instagram.

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