giovedì, 25 Aprile 2024

Riccardino – l’ultimo Montalbano

Il 16-7-2020 è uscito l’ultimo romanzo sul commissario Montalbano. Con “Riccardino”, Andrea Camilleri pone la parola fine alle storie sul commissario più amato d’Italia.

In foto Andrea Camilleri e Luca Zingaretti, interprete del commissario Montalbano nell’omonima serie. Foto: “L’Espresso”.

Premessa.

Scrivere una “recensione” su questo romanzo non è facile. Per chi, come me, ama Camilleri sa quanto è difficile dare l’ultimo saluto all’universo di Montalbano. Ma Riccardino non è un romanzo come gli altri, qui l’autore entra prepotentemente nella storia trasformandosi in un Deus ex machina.

La trama, anche qui molto articolata e appassionante in pieno stile Camilleri, in questo romanzo passa quasi in secondo piano. Perché quello che traspare è il rapporto instaurato tra l’autore e il suo personaggio. Un rapporto che, lo stesso Camilleri, ha sempre definito d’amore e di odio.

La verità dietro le indagini di Montalbano.

Nel pieno della sua indagine, il commissario si trova a dover fare i conti con un professore, al quale:

Chiossà di ‘na decina d’anni avanti aviva avuto la bella isata d’ingegno di contare a ‘n autore locali ‘na storia che gli era capitata e quello di subito ci aveva arraccamato supra un romanzo.

Un professore che ha fatto una fortuna con le indagini di Salvo Montalbano, scrivendo romanzi di successo, acclamati grazie anche all’omonima serie televisiva che il Montalbano dei romanzi odia. Si scopre, infatti, che tutti a Vigata lo conoscono e lo acclamano più per la serie televisiva che per il suo talento. Lo stesso commissario, in quest’ultima avventura, si mette in competizione con l’ omonimo personaggio televisivo tanto odiato in quanto ritenuto più bello ma altrettanto bravo.

Il rapporto tra il creato e il creatore.

Montalbano conosce il proprio creatore. Sa che, effettivamente, tutte le sue indagini sono farina di Camilleri ed è proprio con lui che si instaura la lotta più ardua. È qui che si accende lo scontro più importante del romanzo, il creato si scontra con il suo creatore. Il personaggio prende vita, vuole condurre la propria indagine e fa di tutto per riuscirci, pur correndo mille pericoli che potrebbero mettere a rischio la sua carriera e il suo mondo. Camilleri, però, è sempre la, a prendersi cura della sua creatura più preziosa come un padre fa con il proprio figlio.

Lo scontro tra Montalbano e Camilleri si accende con lo scorrere delle pagine. Tanto che è lo stesso personaggio a ricordare al suo creatore di certe interviste rilasciate da Camilleri stesso:

<<Perché non mi lasci perdere e ti metti a scrivere uno di quei romanzi storico civili di cui ti glorii tanto? Prima dici a porci e cani che quelle sono le sole tue opere che contano e dopo, com’è come non è, torni di nuovo a calarti le mutande con me?…>>

Ma la verità per Camilleri è un’altra:

<<Montalbà, tu stai a ripristinare tutto ‘u jorno ca ti senti vecchio, mentri che io vecchio lo sugno per davero. E sugno macari tanticchia stanco. […] scrivere comincia a stancarmi. E che voglio trovare subito una soluzione a questa indagine.>>

L’ultima opera del maestro Camilleri?

Riccardino, in realtà, non è l’ultimo romanzo su Montalbano scritto da Camilleri. Fu scritto nel 2005, quando Camilleri, sentendosi stanco e anziano decide di comporre il romanzo finale della serie. Dopo la stesura, lo affiderà ad Elvira Sellerio, la sua più grande amica, con l’obbligo di pubblicarlo postumo la morte dell’autore. Nel 2016, Camilleri, alla soglia dei 91 anni e dopo aver scritto numerosi altri romanzi su Montalbano, decide di riprendere in mano Riccardino e ne cambia lo stile di scrittura, che con il passare degli anni si è trasformato fino a diventare dialetto “vigatese”, ma non la trama.

Oggi a noi sono giunte due versioni di Riccardino. Mentre nell’edizione standard Sellerio ha deciso di pubblicare quella rivista nel 2016, in quella speciale troverete le due versioni del romanzo: quella del 2005 e quella del 2016. Il lettore, così, avrà la possibilità di scoprire come lo stile di scrittura di Camilleri si sia evoluto nel corso del tempo e potrà apprezzarne l’originalità e il genio.

E quindi? Cosa succede a Montalbano?

Il commissario risolverà l’indagine? Quale sarà l’epilogo del rapporto tra la creatura e il suo creatore? È vero che Montalbano morirà? A queste domande troverete risposta solo leggendo il romanzo. Non è compito del recensore darvi queste risposte. Ma per chi conosce Camilleri, sa benissimo che le risposte a queste domande non sono così scontate.

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Manuel Ferrara
Manuel Ferrara
Siciliano, classe 1993. Consegue la laurea magistrale in Economia Politica e Istituzioni Internazionali presso l'Università degli Studi di Pavia. Aspirante cooperante nel settore delle emergenze umanitarie, è un fervente difensore dei diritti umani. Grande appassionato di film e di Andrea Camilleri, immagina, di tanto in tanto, di trovarsi dentro una matrioska di sogni.

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