martedì, 19 Marzo 2024

Diritto: libertà illimitata o dovere morale?

Diritti e doveri

Diritto: “[…] La facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo od omissivo da parte di altri”. Questa è la definizione di “diritto” che si trova nell’Enciclopedia Treccani.
Spesso non ci rendiamo conto di cosa siano effettivamente i diritti. Viviamo nell’epoca dei diritti: il diritto al lavoro, il diritto alla sanità, il diritto di voto, il diritto alla libertà di espressione, il diritto all’istruzione, il diritto a poter usufruire dei servizi pubblici.

I diritti sono sacrosanti e devono essere tutelati, ma non dimentichiamoci che esistono anche i doveri: il dovere di rispettare orari e luoghi di lavoro e a impegnarsi seriamente e responsabilmente, il dovere di seguire le direttive dello Stato per tutelare la salute pubblica, il dovere di informarsi e di conoscere i fondamenti dell’ordinamento giuridico per esprimere una preferenza seria e ragionata al momento delle elezioni, il dovere di non mancare di rispetto ad alcuno e a rispettare le opinioni di tutti, il dovere di impegnarsi nella formazione scolastica e professionale, il dovere di pagare le tasse e non provocare danni a beni pubblici.

Libertà: una parola semplice

Norberto Bobbio disse: “I nostri diritti non sono altro che i doveri degli altri nei nostri confronti”. Viviamo in un’epoca in cui chiunque si sente di fare ciò che vuole senza limitazioni in quanto persona libera. Allora chiediamoci cosa sia la libertà, perché senza norme che la regolano e la limitano ci troveremo in eccesso di libertà e quindi paradossalmente in assenza di quest’ultima. Così come si può capire cos’è la salute solo perché esiste la malattia, si può comprendere la libertà grazie alle sue limitazioni. E ricordiamo che queste limitazioni sono necessarie per tutelare i diritti altrui.

Art. 29. 1-2 DUDU

In quanto cittadini del mondo e firmatari della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, siamo tutelati da diritti e siamo sottoposti a doveri di cui l’art. 29: “1. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità. 2. Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.”.

Diritto ad avere il paraocchi o dovere di tutelare la società?

Un esempio attuale è il dovere di vaccinarsi. Questo rappresenta una limitazione di libertà per tutti coloro che non vogliono sottoporsi alla vaccinazione ma è al contempo una necessità in quanto tutela tutte quelle persone che per reali motivi medici non possono usufruire del farmaco.
Tutto ciò è garantito dall’art. 32 della Costituzione italiana. Pretendiamo il diritto a essere curati ma dobbiamo aspettarci anche collaborazione, quindi è doveroso vaccinarsi.
Tanti no-vax, dapprima contrari alla vaccinazione, una volta che hanno contratto il virus, si sono sottoposti alle cure e hanno rivisto le loro posizioni contrarie al vaccino.
È davvero necessario sovraccaricare gli ospedali di malati per non aver rispettato un dovere morale?

Per non parlare del diritto di usufruire di servizi e luoghi pubblici. È giusto pretenderlo, ma è anche doveroso rispettarli e non danneggiarli. Così com’è giusto pagare le tasse che hanno lo scopo di finanziarli.

Si reclama il diritto alla vita ma quando bisogna applicarsi affinché venga tutelata la vita altrui spesso non pochi voltano le spalle.

Si esige il diritto a vivere in un ambiente salutare, ad avere la possibilità di mangiare ogni giorno e a poter usufruire all’occorrenza delle utenze domestiche, ma non ci si fa problemi a fare scelte ecologiche poco sostenibili, a sprecare il cibo e a consumare in quantità eccessive.

Ci si arroga il diritto a vivere in sicurezza, ma troppe volte non si investe nella rieducazione dei condannati, nell’integrazione, nell’istruzione alla legalità, nel miglioramento delle zone più povere e degradate con un alto tasso di criminalità.

Esigere senza dare

Tante pretese, pochi obblighi morali. Forse è questo uno dei principali problemi della società odierna. Si tende a guardare esclusivamente il proprio orto, ci si interessa solo di se stessi senza ricordarsi che viviamo in una società facente parte di un sistema globale: ciò che accade a migliaia di chilometri da noi ci riguarda. Chiediamoci più spesso a quali doveri dovremmo adempiere.

Giovanni Domenicucci
Giovanni Domenicuccihttps://www.sistemacritico.it/
Non sopporto la montagna, non credo nei principi scout, non parlo mai di politica, non mi piace dibattere su questioni giuridiche e dico bugie. Studio giurisprudenza nella città che ritengo, a mani basse, stupenda: Trento.

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